Raccolta dei termini per il Thesaurus (cfr. Guida § 2.2.1)
I termini del Thesaurus si possono distinguere, riguardo alle modalità di raccolta, in vari gruppi:
- Termini già previsti dai precedenti strumenti di indicizzazione e successivi aggiornamenti:
- Soggettario (1956)
- Aggiornamenti BNI 1956-1985
- Aggiornamenti BNI 1986-1998
- Aggiornamenti BNI 1999-2005
- termini usati in passato dalla BNI, derivanti da voci esemplificative
- termini non previsti dai precedenti strumenti di indicizzazione e successivi aggiornamenti:
- termini usati in passato dalla BNI e mai registrati
- altri termini introdotti per il catalogo della BNCF
- termini totalmente nuovi, termini aggiunti per le relazioni semantiche e termini derivanti da scomposizione, impiegati nell'indicizzazione corrente, proposti da:
- Bibliografia nazionale italiana (BNI)
- agenzie catalografiche o istituzioni che collaborano al Nuovo soggettario
Termini che identificano entità individuali nel Thesaurus (cfr. Guida § 2.2.2)
Fra i termini raccolti con le modalità indicate ai punti 1) – 3), sono inclusi anche nomi riferibili a entità individuali:
- feste religiose e civili (p.e., Pasqua, Ferragosto)
- guerre, battaglie e altri eventi e processi storici (p.e.Battaglia di Caporetto <1917>)
- eventi sportivi, culturali, ecc. (p.e., Olimpiadi)
- categorie di persone appartenenti a sette e ordini religiosi (p.e., Amish, Pentecostali)
- nomi dei corpi celesti (galassie, stelle, pianeti, costellazioni, ecc.)
- oggetti di specifiche marche e modelli (p.e., Carri armati Tiger)
- nomi di vini (p.e., Vino Chianti)
- luoghi immaginari (p.e., Cuccagna)
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Modello strutturale
Struttura del vocabolario (cfr. Guida § 2.5)
Il vocabolario, organizzato principalmente in base all'ordine alfabetico, necessita di una struttura classificatoria, per:
- raggruppare i concetti/termini in base al loro significato, mediante relazioni semantiche, per facilitare la ricerca e il ricupero dell'informazione
- permettere la costruzione, il mantenimento e l'aggiornamento della terminologia
Relazioni semantiche (cfr. Guida § 2.4)
Le relazioni semantiche tra concetti/termini, definite a priori, ossia valide sempre, a prescindere dal contesto nel quale i concetti/termini sono impiegati, costruiscono una rete tra tutti i concetti/termini del vocabolario. La rete permette di:
- visualizzare, per ogni concetto/termine, l'insieme di tutti i concetti/termini collegati
- "navigare" la struttura spostandosi dal primo termine al quale si accede a tutti gli altri termini collegati
- accedere al vocabolario da un termine non usato per l'indicizzazione, ma ritenuto utile per l'accesso
- visualizzare e scorrere le strutture del vocabolario controllato sfruttando le sue capacità "classificatorie"
Nel Nuovo soggettario, ogni concetto/termine ha almeno una relazione semantica.
Relazione di equivalenza (cfr. Guida § 2.4.1)
La relazione di equivalenza, detta anche sinonimica, si stabilisce tra due o più termini che hanno lo stesso significato, di cui soltanto uno è quello preferito.
Può essere determinata nei seguenti casi:
- fra termini che sono considerati sinonimi anche nel linguaggio naturale (sinonimia)
- fra termini che nel linguaggio naturale hanno un significato parzialmente diverso ma che, ai fini dell'indicizzazione, sono trattati come sinonimi (quasi-sinonimia)
- fra un termine con un significato molto specifico e un termine con significato più generale
- fra un termine composto non preferito e la combinazione di due o più termini preferiti che rappresenta lo stesso concetto
Relazioni gerarchiche (cfr. Guida § 2.4.2)
Le relazioni gerarchiche costituiscono la struttura portante del vocabolario; legano reciprocamente due concetti, appartenenti alla stessa categoria, dando luogo a un rapporto di inclusione, che va dal concetto più generale a quello più specifico.
Possono essere di tre tipi:
- Relazione generica
- Relazione parte-tutto
- Relazione esemplificativa
Poligerarchia (cfr. Guida § 2.4.4)
Il Nuovo soggettario privilegia una struttura essenzialmente monogerachica però, in un numero limitato di casi, ammette che i concetti possano appartenere a più di una classe e quindi avere più di una relazione gerarchica.
Relazione associativa (cfr. Guida § 2.4.3)
La relazione associativa, considerata residuale rispetto alle prime due, stabilisce una relazione, su base definitoria, fra due concetti semanticamente correlati, che non sono legati da una relazione gerarchica nè da una relazione di equivalenza . Questa relazione collega sia termini appartenenti alla stessa categoria sia, più frequentemente, termini appartenenti a categorie diverse.
È trattata come una relazione reciproca, soprattutto per motivi di struttura e di navigazione.
Metodo di costruzione del vocabolario: modello ad àncora (cfr. Guida § 2.7.2.1)
Il modello di rete semantica, chiamato modello ad àncora, è costituito dai seguenti elementi:
- il termine di partenza
- i suoi termini sovraordinati, fino al top term (relazioni gerarchiche)
- i suoi termini associati (relazioni associative)
Dunque, lo sviluppo della gerarchia fino al top term riguarda solo il termine di partenza mentre la gerarchizzazione dei termini associati avviene al momento della loro strutturazione completa.
Il modello ad àncora può essere rappresentato con il seguente diagramma:
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Macrocategorie, categorie e faccette (cfr. Guida § 2.5)
Aspetti generali
La struttura del vocabolario è definita dalle macrocategorie, dalle categorie e dalle faccette.
Esse hanno due funzioni fondamentali:
- raggruppare i termini del linguaggio in unità più piccole rispetto all'universo terminologico di partenza
- individuare le classi fondamentali nelle quali è articolato il vocabolario su basi strettamente definitorie
Macrocategorie, categorie e faccette sono state assunte con i seguenti significati:
Macrocategorie sono i quattro maggiori raggruppamenti in cui sono organizzate le classi generali (categorie). Non coincidono con i top term, a eccezione della categoria Tempo.
Categorie sono le classi generali che individuano caratteristiche condivise da tutti i termini che ne fanno parte. In genere, corrispondono ai top term. Definiscono il contesto delle possibili gerarchie.
Faccette sono le classi di una categoria ottenute mediante l'analisi a faccette. Possono essere introdotte da termini preferiti o da etichette di nodo. Rappresentano un'utile indicazione per l'identificazione delle gerarchie. Le faccette possono prevedere ulteriori articolazioni, costituite anch'esse da termini preferiti oppure da etichette di nodo (sottofaccette).
Etichette di nodo sono impiegate per dare un ordine più chiaro e leggibile alla struttura gerarchica, mostrando la caratteristica di divisione del termine sovraordinato.
Le macrocategorie e le categorie costituiscono la struttura stabile del Thesaurus, mentre le faccette e le sottofaccette si sviluppano e si modificano con l'arricchimento terminologico del Thesaurus. (cfr. Guida § 2.1.2.3.2)
Le connessioni e le eventuali sovrapposizioni fra le categorie sono gestite nel vocabolario mediante le relazioni semantiche, sia gerarchiche sia associative. (cfr. Guida § 2.5.2)
Definizioni
Agenti (cfr. Guida § 2.5.2.1) Tutti i concetti che presentano la caratteristica di poter essere agenti di azioni, di avere una volontà, singola o collettiva, capace di azioni.
Comprende le categorie:
- Organismi (cfr. Guida § 2.5.2.1.1)
Organismi viventi, loro parti (la loro anatomia), raggruppamenti di organismi come greggi, mandrie, alveari, ecc. esclusi quelli umani, che, in quanto entità sociali, si trovano nella faccetta Persone e gruppi.
- Organizzazioni (cfr. Guida § 2.5.2.1.2)
Organizzazioni o parti di organizzazioni, intendendo per organizzazione qualunque complesso organizzato, in maniera più o meno formale, di risorse e persone, dotato di regole per il conseguimento di uno scopo, sia esso economico, politico, sociale, scientifico o di altra natura.
- Persone e gruppi (cfr. Guida § 2.5.2.1.3)
Insiemi di persone che non danno luogo ad alcuna organizzazione, né permanente né temporanea. Dal punto di vista classificatorio, due sono le categorie individuate: quella dei "gruppi sociali" (p.e., Comunità, Minoranze, Gruppi politici, ecc.) e quella delle persone identificate in base a una specifica caratteristica (p.e., sesso, età, attività lavorativa, fede religiosa, ecc.).
Azioni (cfr. Guida § 2.5.2.2) Tutti i concetti che rappresentano tipologie dell'agire.
Comprende le categorie:
- Attività (cfr. Guida § 2.5.2.2.1)
Azioni dotate di un agente diretto chiaramente individuabile.
- Discipline (cfr. Guida § 2.5.2.2.2)
Azioni che presentano come caratteristiche principali: una forte componente di ricerca finalizzata allo sviluppo e diffusione di conoscenze; una struttura organizzativa più o meno formalizzata (centri di ricerca, istituti universitari, pubblicazioni scientifiche, ecc.), che fa da supporto a questo tipo di attività.
- Processi (cfr. Guida § 2.5.2.2.3)
Azioni non provocate da un singolo agente (persona o organizzazione), ma da una causa, naturale o sociale, oppure da azioni o movimenti collettivi. Casi tipici: i processi biologici (p.e., le malattie) e i processi sociali (p.e., i movimenti culturali).
Cose (cfr. Guida § 2.5.2.3) Tutti i concetti che si riferiscono sia a cose concrete, tangibili (materia, oggetti, strutture), che astratte (strumenti e forme di comunicazione).
Comprende le categorie:
- Materia (cfr. Guida § 2.5.2.3.1)
Materia secondo la struttura, la proprietà e lo stato fisico e materiali (elementi chimici, sostanze, prodotti).
- Oggetti (cfr. Guida § 2.5.2.3.2)
Cose, potenzialmente mobili, che hanno una forma precisa, tangibile, e sempre finita (anche di dimensioni molto grandi).
- Strutture (cfr. Guida § 2.5.2.3.3)
Manufatti che occupano uno spazio in maniera stabile (non sono mobili), anche se l'occupazione può essere temporanea (come nel caso dei Cantieri) e anche se possono essere rimossi, una volta venuta meno la loro utilità.
- Strumenti (cfr. Guida § 2.5.2.3.4)
Cose, elementi, situazioni, strumenti astratti e quelli la cui componente oggettuale è secondaria (p.e., gli "atti"), che costituiscono il mezzo per ottenere qualcosa.
- Forme (cfr. Guida § 2.5.2.3.5)
Aspetto esteriore, rappresentazioni, manifestazioni di entità oggettuali, astratte o frutto della creatività e della fantasia, comprese le forme della comunicazione (p.e., letterarie, musicali, ecc.) che possono avere anche una componente documentale.
- Spazio (cfr. Guida § 2.5.2.3.6)
Aree, luoghi, ambienti in cui sono situati corpi o oggetti della realtà ma non le entità che occupano tale estensione; lo spazio è l'elemento fondamentale, prevalente su altri aspetti.
Tempo (cfr. Guida § 2.5.2.4) È contemporaneamente macrocategoria, categoria e un top term.
- Tempo
Tutti i concetti puramente cronologici, nei quali il tempo costituisce la caratteristica esclusiva (p.e., intervalli di tempo quali Mesi, Giorni, ecc.); quelli per i quali il tempo, pur rappresentando la caratteristica fondamentale, si sovrappone ad altre caratteristiche, come quella di "avvenimento" (p.e., i periodi storici, le ricorrenze), o di "attività"(p.e., i periodi politico-amministrativi, storico artistici, religiosi, ecc.).
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Note (cfr. Guida § 2.3.1)
Contengono informazioni aggiuntive sul termine espresse, a seconda della loro natura e scopo, in note d'ambito, note di definizione, note storiche e note sintattiche.
Nota d'ambito (cfr. Guida § 2.3.1.1)
Detta anche Scope note (SN), restringe o espande il significato di un termine, distingue tra due termini che hanno significati sovrapposti nel linguaggio naturale, oppure fornisce indicazioni sull'impiego semantico di un termine all'interno del Thesaurus.
Definizione (cfr. Guida § 2.3.1.2)
Si usa per termini di ambito tecnico e settoriale così specifico da rendere utile una definizione del loro significato oppure, quando convivono, come preferiti, termini dal significato affine, benché non equivalenti. Dopo la definizione, è indicata, fra parentesi, la sigla del dizionario o repertorio da cui è tratta.
Non va confusa con la nota d'ambito, all'interno della quale, tuttavia, possono essere comprese delle definizioni.
Nota storica (cfr. Guida § 2.3.1.3)
Detta anche History note (HN), indica cambiamenti di forma, di numero, di significato, di tipologia (preferito/non preferito) di un termine rispetto a precedenti strumenti di indicizzazione, a usi precedenti nel Thesaurus, nella BNI, ecc. Può indicare anche se un termine faceva parte in passato di un termine composto o di una voce esemplificativa, oppure segnalare la frequenza d'uso nella BNI nel caso di un termine sostituito (variante storica).
Nota sintattica (cfr. Guida § 3.7)
Svolge una funzione di aiuto nell'analisi dell'enunciato e nell'applicazione delle norme sintattiche generali, mediante un'istruzione specifica relativa all'impiego del termine nella stringhe di soggetto.
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Altri elementi
DDC (cfr. Guida § 2.3.3)
Nel Thesaurus, alcuni termini preferiti (quando dotati di struttura completa) sono corredati dal numero interdisciplinare previsto per quel concetto dalla Classificazione decimale Dewey, nelle edizioni DDC21, oppure DDC22, oppure DDC23 (versione aggiornata in WebDewey italiana, 2014- ). Per il momento, ai termini non viene associato più di un numero di classificazione.
Fonti (cfr. Guida § 2.3.2)
Vocabolari di indicizzazione, repertori e schemi di classificazione da cui i termini sono stati derivati o su cui sono stati controllati.
L'elenco delle fonti catalografiche, lessicografiche, repertoriali sia generali che specialistiche è consultabile alla pagina Fonti.
Equivalenti in altri strumenti di indicizzazione (cfr. Guida § 2.3.4)
I termini preferiti del Thesaurus sono corredati di equivalenti semantici in tedesco nella forma prevista da Gemeinsame Normdatei (GND), in inglese nella forma prevista da Library of Congress Subject Headings (LCSH), in francese nella forma prevista da Répertoire d'autorité-matière encyclopédique et alphabétique unifié (RAMEAU), in spagnolo nella forma prevista da Encabezamientos de Materia de la Biblioteca Nacional de España (EMBNE).
Notizie bibliografiche, Risorse di Archivi e Musei (cfr. Guida § 2.3.5)
Notizie bibliografiche
Si attivano collegamenti con le notizie del catalogo della Biblioteca nazionale del Polo BNCF e del catalogo SBN nel cui soggetto è presente la parola uguale al termine del Thesaurus. Il link collega anche alla lista delle stringhe di soggetto che contengono il termine.
Risorse di archivi e musei
Si attivano collegamenti tra termini del Thesaurus e descrizioni di risorse di varia natura (documenti archivistici, oggetti museali, ecc.) in banche dati e/o cataloghi online di archivi e musei. I link vengono implementati anche nell'ambito della partecipazione della BNCF al MAB Toscana. Al momento sono attivi collegamenti con:
Suggerimenti sul termine (cfr. Guida § 2.3.6)
L'icona della bustina consente agli utenti del Thesaurus di inviare, su un form predisposto, commenti e suggerimenti sul termine stesso e sulle sue relazioni.
Dati gestionali (cfr. Guida § 2.3.7)
Proponente (cfr. Guida § 2.3.7.1)
Agenzia catalografica, istituto o ente che, nell'ambito di collaborazioni istituzionali, ha proposto e/o strutturato il termine.
Status del record (cfr. Guida § 2.3.7.2)
Status di lavorazione del termine, indicato con sigle e simboli di ambito gestionale.
Identificativo (cfr. Guida § 2.3.7.3)
Identificativo numerico assegnato dal sistema a ogni termine, al momento del suo inserimento nel Thesaurus.
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